SCEGLI I TEMI
Dal 22 marzo al 20 aprile 2013, il Forum darà la possibilità - a quanti amano la musica - di esprimere online fino a un massimo di quattro preferenze riguardo agli undici punti/temi da indicare all’Assemblea Regionale Siciliana e agli Enti Locali, attraverso una campagna volta a sensibilizzare l’opinione pubblica affinché l’ARS si ricordi di avere già riconosciuto il jazz quale forma d’arte senza la quale è impensabile il Novecento musicale di tutto il mondo, nonché di aver individuato la Fondazione quale “strumento primario di produzione e diffusione dell’arte e della cultura di musica Jazz e di derivazione afro-americana e ne promuove la presenza nei programmi di cui alle leggi regionali vigenti in materia”.
Il fine è quello di chiedere, con tutta la nostra forza, l’applicazione del dettato normativo, previsto dalla L.R. 1 febbraio 2006, n° 5, istitutivo della Fondazione The Brass Group, salvaguardando altresì con uguali modalità e principi le stesse condizioni di fruibilità che, invece, la Regione Siciliana assicura a tutti i cittadini siciliani, attraverso gli enti di generi classico, lirico, sinfonico, di prosa e di teatro classico.
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1. In Sicilia cultura e arte hanno diritto di cittadinanza in tutte le loro espressioni? Perché ai musicisti di jazz, non si riservano gli stessi diritti al lavoro che invece si riservano ai musicisti, attori, registi e operatori di teatro lirico, sinfonico, di prosa e di teatro classico?
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A quali principi culturali si è dovuto ispirare il precedente Governo della Regione per operare, durante tutta le precedente legislatura (dal 2008 al 2012), tagli medi di circa il 25% per tutti gli Enti di produzione musicale e teatrale, contro il 61% riservato solo ed esclusivamente alla Fondazione The Brass Group?
CAPITOLI |
DENOMINAZIONE |
2007 |
2012 |
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VAR %
2007 – 2012 |
377317 |
Teatro V. Emanuele di Messina |
6.700 |
5.592 |
* |
- 16,5% |
377318 |
Teatro Biondo Stabile di Palermo |
4.300 |
3.870 |
* |
- 10,0% |
377314 |
Teatro Stabile di Catania |
3.500 |
2.430 |
* |
- 30,6% |
473707 |
Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana |
13.200 |
10.226 |
* |
- 22,5% |
473708 |
Teatro Massimo di Palermo |
13.500 |
8.680 |
* |
- 35,7% |
377316 |
Teatro V. Bellini di Catania |
21.300 |
16.290 |
* |
- 23,5% |
377762 |
Fondazione The Brass Group |
735 |
287 |
|
- 60,95% |
|
TOTALE |
63.435 |
47.375 |
|
-25,3% |
Nota Bene: Gli Enti contrassegnati dall'asterisco godono di cospicue sovvenzioni da parte dello Stato e dagli Enti locali Territoriali. Mentre la Fondazione The Brass Group è sovvenzionata soltanto dalla Regione Siciliana. Seguendo un semplice principio di equità, senza neppure entrare in valutazioni di strategie culturali sul territorio, sarebbe stata sufficiente una rimodulazione pari all'1% dell'intero stanziamento per le suddette Istituzioni da destinare alla Fondazione The Brass Group al fine di garantire il corretto adempimento di quanto indicato nella legge. Va sottolineato che i Consiglieri da quando si sono insediati (2007), non hanno mai percepito gettoni di presenza e indennità di carica a cui hanno finora sistematicamente rinunciato.
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2. Tutte le musiche sono nate uguali? Quelle di origini nere sono inferiori a quelle bianche?
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Considerato che i finanziamenti assegnati dalla Regione al Brass durante la passata legislatura (dal 2008 al 2012) sono stati annualmente inferiori ai corrispettivi generalmente destinati a due soli dirigenti di un ente lirico, com’è pensabile immaginare di potere mantenere, con quella stessa cifra, un’orchestra, una scuola di musica, un museo e due siti di pregio storico e monumentale quali lo Spasimo e il Real Teatro S. Cecilia? Perché soltanto il jazz e le musiche di derivazione afroamericana sono, di fatto, escluse dal sistema produttivo musicale siciliano?
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3. Perché Maurizio Pollini sì e Keith Jarrett no?
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Per oltre trent’anni Palermo è stata una delle capitali della musica contemporanea. Infatti, fino a 30 anni fa era possibile a tutti i cittadini siciliani ascoltare a Palermo Miles Davis, Sarah Vaughan, Oscar Peterson, Frank Sinatra, ecc.
Oggi, per ascoltare, Michael Bublé, Diane Krall, Caetano Veloso, Norah Jones, ecc., i siciliani sono costretti a percorrere centinaia di km. Invero, al contempo, Claudio Abbado, Uto Ughi, Maurizio Pollini, Riccardo Muti, Salvatore Accardo, sono presenti regolarmente nelle programmazioni degli enti lirico-sinfonici. Perché questi si e gli altri no?
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4. No Brass, No Jazz Orchestra!
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Perché nell’ambito dello spettacolo dal vivo la Regione Siciliana ha sempre trovato sufficienti risorse (circa 50 milioni di euro l’anno), per sostenere tre orchestre sinfoniche, due cori e due stabili di prosa, ma non ha utilizzato e trovato le risorse soltanto per l’Orchestra Jazz Siciliana? E dire che è una tre le più apprezzate e invidiate orchestre d’Europa.
IL GIORNO, Arrigo Polillo - “… poderosa e precisa è probabilmente senza alcun equivalente nel nostro Paese”.
IL GIORNALE, Franco Fayenz - “… in Italia ha pochi termini di confronto e attorno ad essa gravitano musicisti eccellenti”.
CORRIERE DELLA SERA, Vittorio Franchini - “…è una delle poche realtà italiane del genere”.
LA REPUBBLICA, Ernesto Assante - “… (Wílber) ha modo di mettere in risalto nel concerto sia l'ottimo impasto della band sia le diverse capacità dei solisti”.
MUSICA JAZZ, Pippo Ardini - “… ha diretto la brillantissima orchestra che si va sempre più affermando tra le più belle realtà del nuovo jazz italiano”.
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5. Chi decide in Sicilia cos’è bello e cos’è brutto?
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Considerato che, né la storia, né il merito, né i titoli, né il diritto sancito dalla L.R. 1 febbraio 2006, n.5, sono riusciti a garantire alla nostra Fondazione una pluriennale attività musicale, è normale chiedersi a quali poteri o lobbies dovrebbero rispondere i consiglieri di amministrazione del Brass?
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6. Perché gli Enti locali hanno interessi a gestire il jazz?
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Oggi, tutte le musiche popolari sono gestite direttamente o indirettamente dal sistema politico. Infatti, la Regione ha gestito direttamente il “Circuito del Mito”, il Comune di Palermo, la rassegna “Kals’Art”, la Provincia di Palermo, “La Festa della Provincia”, la Provincia di Catania “Etna Fest”, solo per citare alcune tra le centinaia di festival e rassegne direttamente promosse dagli Enti locali territoriali. Giova osservare che tutto ciò avviene ricorrendo al collaudatissimo sistema degli “acquisti chiavi in mano” che non dà luogo ad alcuna ricaduta, né di tipo culturale né di tipo economico, sul territorio.
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7. Perché la Scuola di Musica del Brass non deve poter rilasciare titoli di studi musicali?
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A Roma, l’allora Sindaco Walter Veltroni destinò un parco e una villa per dare vita alla Casa del Jazz. Sempre a Roma il St. Louis College Music ha ottenuto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il riconoscimento giuridico a rilasciare diplomi accademici di I livello (triennali) e di II livello (biennali), con decreto n. 144 del 1° agosto 2012.
Alla Fondazione Siena Jazz, l’Amministrazione comunale di quella città ha destinato la Fortezza Medicea (XVI Secolo) per i noti corsi di jazz. Anche Siena Jazz, ha ottenuto il riconoscimento giuridico del MIUR.
Perché soltanto la Scuola di Musica del Brass, che da 16 anni ha sede allo Spasimo, nonostante sia nato prima di tutte le maggiori realtà musicali nazionali, non deve poter rilasciare alcun titolo? Perché non si dà immediato corso alla formalizzazione della concessione d’uso dei locali in assenza della quale non si possono avviare le procedure per ottenere quel riconoscimento?
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8. Perché il Real Teatro S. Cecilia non è ancora agibile?
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In virtù dell’art. 1, comma 3, della legge regionale n°5 del 1 febbraio 2006, secondo cui: “La Fondazione provvede direttamente alla gestione del teatro e dei locali che ad essa possono essere affidati, conservandone il patrimonio storico-musicale”, il 9 settembre 2010 la Regione Siciliana affida il teatro alla Fondazione The Brass Group, unico Ente in Italia che promuove e gestisce un complesso orchestrale permanente denominato ORCHESTRA JAZZ SICILIANA. L’affidamento prevede anche che altre realtà culturali del territorio siciliano, che operano in ambiti musicali contemporanei, possano usufruire del teatro.
Si tratta del primo affidamento in Europa di un teatro pubblico storico ad una istituzione di musica jazz e contemporanea. Infatti, tutti i teatri storici sono destinati esclusivamente ad istituzioni che svolgono attività di prosa e di generi lirico, sinfonico e di musica da camera eurocolta.
Perché il Real Teatro S. Cecilia, assegnato nel mese di ottobre del 2010 alla Fondazione affinché venga restituito alla fruizione della cittadinanza, non è ancora agibile?
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9. Perché gli altri Enti musicali manifestano da qualche tempo interessi nel jazz? Perché sempre più frequentemente gli enti di generi diversi rispetto al Brass, promuovono concerti di Stefano Bollani (già ospite della Fondazione 4 volte dal 1994 al 2007), Enrico Rava (dal 1974 al 2007 ospitato 7 volte per 17 concerti), Chick Corea (dal 1980 al 1994 ospitato 4 volte), Manhattan Transfer, Danilo Rea, Paolo Damiani (dal 1977 al 1992, ospitato per 17 concerti), ecc.?
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Considerato che il jazz non rientra tra i generi musicali istituzionalmente praticati dagli enti lirico sinfonici e dalle associazioni concertistiche di musica classica che, fra l’altro, fino a ieri ne contestavano la cifra artistica, e osservato come il loro nuovo interesse per questa musica forse non derivi dalla speranza di procurarsi un maggior numero di presenze, non sarebbe allora lecito chiedere che le autorità preposte vigilino affinché vengano evitate pure e semplici operazioni di “copia e incolla” col rischio che in breve si mutino in “taglia e incolla” ? Non sembra ragionevole temere che tutto ciò finirà col togliere alle altre strutture culturali deputate e in particolare alla Fondazione The Brass Group, le funzioni, il ruolo e il diritto all’esistenza che si erano faticosamente e meritoriamente conquistati?
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10. Musicisti jazz, ovvero d’intrattenimento, fruibili nei Sushi Bar?
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Mentre i musicisti jazz siciliani continuano a lottare per non essere più l’oggetto di un vergognoso razzismo culturale che li condanna da sempre a una sorta di ergastolo sociale, viene spontaneo chiedersi perché, se le cose restassero come sono, lo Stato dovrebbe continuare ad assicurare, attraverso le cattedre di Musica Jazz nei Conservatori, la formazione specifica dei musicisti di jazz quando gli stessi non hanno sbocchi professionali dopo il diploma?
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11. Spasimo - La Casa del Jazz? Perché la gestione dei teatri Massimo, Politeama, Biondo, e la gestione di alcuni spazi dei Cantieri Culturali, Tennis, ecc., è affidata a fondazioni, centri culturali e circoli privati, e alla Fondazione The Brass Group è negata questa prerogativa?
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Invero, la L.R. 1 febbraio 2006, n° 5, istitutiva della Fondazione The Brass Group, così recita: “La Fondazione provvede direttamente alla gestione del Teatro e dei locali che ad essa possono essere affidati, conservandone il patrimonio storico musicale.”
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